CARBOIDRATI, MORTALITA’, DIABETE, TUMORI
In questo articolo daremo una sintesi della letteratura scientifica sui carboidrati e il loro rapporto con le principali patologie del nostro tempo.
I carboidrati fanno male? Accorciano la vita? Che relazioni c’è con tumori, diabete e altre patologie?
Scopriremo se il problema sono i carboidrati, la loro quantità oppure la loro forma.
Infatti potrebber esserci una grande differenza tra carboidrati poco processati come cereali integrali, frutta, legumi e cibo industriale anche ad alta presenza di carboidrati come il junk food.
Dr. Matteo Scaringelli
Nutrizionista Sportivo
Preparatore NSCA – CSCS
CARBOIDRATI E PATOLOGIE
Il consumo dei carboidrati è molto discusso in letteratura scientifica e si sentono spesso pareri contradittori da parte di dottori e divulgatori scientifici.
Ma cosa ci dice la scienza in merito? Abbiamo diversa letteratura scientifica che ha affrontato l’argomento e quindi abbiamo già delle risposte da dare.
Attualmente la letteratura riguardante il consumo dei carboidrati e la sua associazione a obesità, mortalità e altre malattie è costituita da studi di natura statistica ed epidemiologica, che però non sempre possono stabilire una relazione di causa-effetto. Sebbene questi studi siano meno rigorosi e più deboli rispetto ad altre tipologie di studi, queste analisi sono molto vaste e convergenti e questo ne aumenta di molto la forza scientifica.
Troverete tutti gli studi scientifici a schermo nel video sottostante.
GENESI DELL’OBESITA’
I carboidrati sono la causa di obesità? Proviamo a rispondere a questa prima accusa.
Ad oggi abbiamo due modelli scientifici che cercano di spiegare la genesi dell’obesità. Il primo, non che il più tradizionale, è il “modello calorico”, che afferma che il surplus calorico è la causa principale dell’aumento di peso. Il secondo è il “modello CIM (Carbohydrate-Insulin Model)”, che suggerisce che siano i carboidrati a determinare l’aumento del peso corporeo, in quanto vanno ad innescare una complessa catena di reazioni che risulta, in ultima analisi, in un maggiore senso di fame che porta ad un aumento del consumo di cibo e quindi in ultimo ad un aumento del peso corporeo. Negli ultimi anni, il modello CIM ha ricevuto maggiore attenzione, anche se le prove sono scarne per dichiarare i carboidrati come la causa primaria dell’obesità. Inoltre, dal punto di vista più logico abbiamo diverse persone che consumano diete ad alto contenuto di carboidrati ma che non presentano il problema dell’eccesso di peso.
Ad oggi affermare che i carboidrati siano il primo driver dell’aumento di peso risulta una forzatura, almeno con i dati a nostra disposizione.
CARBOIDRATI E MORTALITA’ GENERALE
Un altro aspetto che viene molto discusso riguardo ai carboidrati è la loro associazione con un aumentata mortalità. I dati epidemiologici che associano il consumo dei carboidrati all’aumento della mortalità vengono rappresentati sottoforma di una curva a U, indicando che la mortalità più bassa si riscontra con un apporto calorico di carboidrati pari al 45-55%. Valori molto alti o molto bassi di carboidrati, soprattutto in diete non ben strutturate, possono aumentare il rischio di mortalità.
Quindi risulta sbagliato additare i carboidrati come responsabili di un aumento della mortalità senza considerare la loro quota di assunzione. Inoltre, non tutti i carboidrati sono uguali. Carboidrati provenienti da “fonti sane”, come frutta, verdura, legumi e cereali integrali, sono associati a una minore mortalità grazie alla loro ricchezza di fibre e fitocomposti. Sono invece i carboidrati altamente processati e gli zuccheri raffinati ad aumentare il rischio di obesità, diabete, malattie cardiovascolari e alcuni tumori secondo gli studi più recenti.
CARBOIDRATI E DIABETE
Viene spesso citata anche l’associazione tra carboidrati e diabete.
Anche in questo caso, come per la mortalità, è importante considerare la quantità di carboidrati assunti e la tipologia. Infatti, la relazione che si osserva tra il consumo dei carboidrati e lo sviluppo di diabete non è lineare ossia non vediamo che all’aumentare del consumo dei carboidrati si ha un maggiore rischio di sviluppare diabete. Al contrario la relazione è rappresentata da una curva a J dove si osserva, una minore probabilità di sviluppare il diabete in corrispondenza di quote di carboidrati pari al 50% delle calorie totali della dieta. Abbassare ma soprattutto aumentare di tanto il consumo dei carboidrati (circa il 70-90% delle calorie della dieta) può essere invece associato a un maggiore sviluppo di diabete.
Anche in questo caso ovviamente risulta importante scegliere fonti di carboidrati presentati fattori protettivi come verdura, frutta, legumi e cereali integrali.
CARBOIDRATI E SVILUPPO DI TUMORI
Riguardo la tematica dei tumori, va precisato che essendo molto variegata la loro natura e tipologia, si osservano anche risposte ai carboidrati differenti. Tuttavia, abbiamo diversi studi che associano al maggior consumo di cibi processati e zuccheri semplici un aumento dello sviluppo delle patologie tumorali. I consigli generali che quindi possiamo trarre dalle evidenze scientifiche ad oggi presenti, sono di seguire una dieta che comprenda circa il 50% di carboidrati, preferibilmente provenienti da fonti sane e ricche di nutrienti; evitando invece il consumo di cibi industriali che determinano un generale peggioramento dello stato di salute indipendentemente dal loro contenuto calorico.
CONCLUSIONI
Il consumo di carboidrati è ritenuto ad oggi molto sicuro soprattutto nei range dl 45-55% delle calorie totali della dieta e nella forma di fonti naturali e poco processate. Un eccesso di cibi industriali ad alto contenuto di carboidrati è invece associato a varie problematiche di salute.