LA SEMAGLUTIDE
La semaglutide è un farmaco approvato come trattamento per l’obesità.
In questo articolo vedremo come è nata la scoperta di questo farmaco e i risultati degli studi svolti.
Verso la fine dell’articolo parlaremo del target di questo farmaco, degli effetti collaterali e per chi invece la dieta e l’allenamento rimangono le armi migliori.
Se non vuoi leggere l’articolo in fondo c’è anche una video spiegazione approfondita.
Dr. Matteo Scaringelli
Nutrizionista Sportivo
Preparatore NSCA – CSCS
LA SEMAGLUTIDE
È veramente possibile tramite l’assunzione di una pillola perdere peso? Di seguito andiamo a dare una risposta a questa domanda, analizzando gli studi scientifici pubblicati fino ad oggi.
Quando parliamo di farmaci per la cura dell’obesità facciamo riferimento a Semaglutite, Tirzepatide e altri farmaci attualmente in studio che sono delle molecole con una struttura simile al fattore GLP-1, prodotto dal nostro intestino e coinvolto nella regolazione del senso di fame.
La Semaglutide è un farmaco già presente da tempo sul mercato per il trattamento del diabete; è stato osservato dai medici che i soggetti diabetici in terapia perdevano anche peso corporeo e questo ha aperto la strada ad ulteriori studi sugli effetti del farmaco.
I primi studi condotti sull’effetto di perdita di peso di Semaglutide sono stati gli studi chiamati STEP, grandi studi internazionali che hanno coinvolto decine di centri di ricerca, ospedali, centinaia di medici e molte migliaia di pazienti.
LO STUDIO STEP 1
Lo studio STEP 1 ha coinvolto decine di centri di ricerca e 2000 persone ed è stato condotto per diversi mesi; in questo studio sono stati suddivisi i pazienti in due gruppi, il primo che assumeva il farmaco e il secondo che invece assumeva un placebo, né i medici né i pazienti erano a conoscenza di chi facesse parte del gruppo di trattamento o del gruppo placebo. I pazienti di entrambi i gruppi svolgevano esercizio fisico e seguivano uno specifico piano alimentare, l’unica discriminante riguardava l’assunzione o meno del farmaco.
Già da questo primo studio è stata trovata una grande efficacia del trattamento; infatti, si è osservata una perdita del 15% del peso corporeo nei pazienti trattati con il farmaco, contro una perdita del 2,5% del peso nei pazienti non trattati.
GLI STUDI STEP4 E STEP5
Altri due studi molto interessati sono lo studio STEP4 e STEP5 che hanno voluto andare a studiare cosa succedesse al peso corporeo dei pazienti trattati con il farmaco a seguito della sospensione del trattamento. Nello studio step 4 i pazienti già in trattamento con Semaglutide sono stati divisi in due gruppi, il primo che continuava ad assumere il farmaco e il secondo in cui è stato sospeso il farmaco. Il peso continuava a diminuire nel primo gruppo mentre nel secondo non solo non si è verificata una perdita di peso ma i pazienti avevano anche difficoltà nel mantenere il peso perso nel tempo.
Nello studio step 5 invece è stato rimosso il farmaco a tutti i pazienti in terapia e si è osservato che circa 2/3 del peso perso è stato ripreso nelle settimane successive alla sospensione della terapia.
Da questi studi, quindi, si è potuta confermare l’efficacia del farmaco nella perdita del peso corporeo ma si è riscontrata la problematica di riacquisto del peso perso nelle settimane o mesi successivi alla sospensione della terapia farmacologica.
ALTRI STUDI STEP
Ad oggi sono in corso due studi interessanti, il primo che sta testando il farmaco anche sui soggetti adolescenti e il secondo che vuole verificare se dosi maggiori del farmaco portino a maggiori risultati.
LA TIRZEPATIDE
Oltre agli studi che abbiamo visto fino ad ora sulla Semaglutide, ne ritroviamo diversi anche sull’altra molecola citata all’inizio dell’articolo, ossia la Tirzepatide.
Questo secondo farmaco si è dimostrato ancora più efficace nella perdita del peso corporeo, portando infatti a un calo del 22% del peso nei pazienti trattati contro il 2,5% dei pazienti non trattati. Anche in questo caso i soggetti facenti parte dello studio seguivano un preciso piano alimentare e svolgevano attività fisica.
GLI EFFETTI COLLATERALI
I principali effetti collaterali sono stati riscontrati a carico del sistema gastrointestinale e non sono stati di entità grave. I rischi e i benefici del trattamento vanno attentamente valutati dal medico curante prima della somministrazione. Ad oggi sembrerebbe che possa esserci un vantaggio solo nei casi di importanti obesità, diabete e aumento di peso con gravi problematiche metaboliche.
CONCLUSIONI
Questi farmaci risultano quindi di fondamentale importanza nel trattamento dell’obesità e del forte sovrappeso complicato da patologie perché si tratta di patologie a cui si associano diverse problematiche di salute.
Tuttavia, ad oggi presentano ancora una forte limitazione che riguarda il recupero del peso perso a seguito della sospensione del trattamento rendendo di fatto questa terapia, una terapia a vita.
È bene sottolineare che questo trattamento farmacologico può essere necessario in soggetti con molto peso in eccesso dove questo causa delle gravi problematiche di salute, ma non necessario in soggetti che mirano a un risultato estetico perché in questo caso entrano in gioco altri fattori non puramente legati al controllo della fame come la qualità muscolare data da allenamento e da una dieta proteica.
Infatti è sempre fondamentale riuscire a costruire una buona forma fisica e una buona salute con mezzi non farmacologici, in quanto esenti da effetti collaterali, come l’allenamento e un piano nutrizionale personalizzato.