Come compensare i pasti liberi nella dieta?
E’ possibile fare pasti liberi in dieta? Conviene compensarli mangiando poco prima oppure il giorno dopo? Gli sgarri fanno male alla salute psicologica della persona?
Queste sono tutte domande importanti e legittime in chi tenta di perdere peso e cambiare il proprio fisico attraverso l’alimentazione.
Da una parte limitare i pasti liberi è necessario per mantenere i livelli calorici sotto controllo ma dall’altra parte anche la gratificazione, la soddisfazione e la socialità devono trovare un posto nella vita della persona che sta perdendo peso.
Come mettere insieme tutto questo senza impazzire? Come rispondere alle domande di inizio articolo? Lo vediamo di seguito.
Dr. Matteo Scaringelli
Nutrizionista Sportivo
Preparatore NSCA – CSCS
Molte persone vivono con ansia il pasto libero o pasto sgarro durante la dieta, in questo articolo vedremo come affrontare al meglio questa situazione, dal punto di vista nutrizionale.
È importante sottolineare che, se il disagio emotivo legato alla gestione dei pasti genera molto stress e stati di ansia, è fondamentale il supporto di uno psicoterapeuta specializzato.
Se si sta facendo una dieta fai da te o una dieta estrema e si sperimentano molti sgarri può essere molto d’aiuto seguire un piano nutrizionale personalizzato fatto da un professionista (biologo, dietista o medico).
Infatti, sarà il nutrizionista a considerare i pasti liberi all’interno del conteggio calorico settimanale, rendendoli parte integrante del programma. Ad esempio, in casi di perdita di peso, il nutrizionista può inserire uno sgarro settimanale, calcolando le calorie in eccesso per garantire che queste non vadano a compromettere la perdita di peso corporeo.
In questo modo, sapendo che il piano nutrizionale è stato studiato per permettere il pasto libero settimanale, si riesce a vivere con maggiore serenità e senza sensi di colpa il pasto. Infatti, essendo già tutto calcolato dal professionista non si avrà il panico di compensare in autonomia uno sgarro e nemmeno si proverà a non sgarrare per periodi lunghissimi con ovvio fallimento dei buoni propositi.
Particolare attenzione va posta alle compensazioni prima del pasto libero. Uno degli errori più comuni è attuare restrizioni estreme, come saltare pasti o fare digiuni intermittenti, per compensare lo sgarro. Questo approccio può portare a perdere il controllo durante il pasto libero, facendo consumare molto più cibo del previsto e generando poi un circolo vizioso di restrizioni e sgarri, che può compromettere la dieta ma soprattutto il benessere psicologico.
Tuttavia, è possibile andare a compensare un pasto libero per rimanere in linea con l’obiettivo nutrizionale, ma per fare questo è necessaria la guida di un nutrizionista esperto che sappia attuare nel modo corretto la compensazione. Infatti, il professionista può usare delle strategie specifiche, senza estreme restrizioni come, per esempio, fare delle leggere riduzioni caloriche il giorno successivo al pasto libero senza scatenare fame eccessiva o stress.
Una compensazione efficace può prevedere una riduzione moderata dell’apporto calorico il giorno seguente al pasto libero, con un’assunzione più alta delle fonti proteiche e dei vegetali per garantire maggiore senso di sazietà. In questo modo è possibile anche mantenere controllato il peso corporeo, riducendo la comune paura dell’aumento del peso dopo il pasto libero.
Se il pasto “sgarro” viene gestito nel modo corretto, tramite un piano nutrizionale bilanciato e senza compensazioni drastiche ma piuttosto studiate, non rappresenta un ostacolo per il percorso nutrizionale.
Noi ci occupiamo di creare piani nutrizionali efficaci ma non estremamente proibitivi. Questo è il segreto per i cambiamenti a lungo termine.